Qui al ristorante Amaretto piace fare le cose in grande. Il tradizionale sole per la cottura dei borlenghi da 40-50 centimetri di diametro non bastava più; ci voleva qualcosa di “diverso”, qualcosa di più grande. Ci voleva un sole più grande. Un sole più grande per il più grande borlengo del mondo. .
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E così Emanuela, l’ideatrice dell’impresa, nel 2007 ha fatto realizzare appositamente da un artigiano della zona una padella da un metro e mezzo di diametro, e ha cotto con l’aiuto del padre Angelo il borlengo che tuttora vanta il primato mondiale.
Il sole da record oggi fa bella mostra di sé su una delle pareti della sala del ristorante, mentre dieci padelle tradizionali cuociono in cucina borlenghi per tutto l’arco dell’anno, sia a pranzo che a cena.
Ad occuparsi della preparazione dei borlenghi attualmente sono Emanuela e il marito Gabriele. Come borlengai hanno dieci anni di esperienza alle spalle e confessano che l’unico segreto per fare un buon borlengo è l’impegno: «bisogna impegnarsi, il trucco è quello».
Oltre ai borlenghi, che Gabriele consiglia di accompagnare con un buon bicchiere di Lambrusco o Pignoletto, all’Amaretto si possono assaporare piatti della cucina tipica modenese con pasta fatta in casa, gnocco e crescentine, carne alla griglia e fiorentine. A collaborare in cucina vi è anche Ivana, la mamma di Emanuela.
La famiglia De Carolis ha sempre fatto gioco di squadra e anche gli insegnamenti lasciati dal papà Angelo sono ancora oggi fondamentali per servire al meglio i clienti. Tra coloro che hanno assaporato la tradizione culinaria modenese all’Amaretto vi sono personaggi come lo chef Massimo Bottura, il cantante Bobbi Solo e Patrizio Roversi.
MM
“Famiglia e “tradizione” sono le parole chiave in questo viaggio affascinante alla scoperta del tortellino di Modena. Le senti ripetere spesso, come un mantra, e ti aprono le porte di un mondo fatto di valori e di gesti sinceri di donne e uomini semplici, di una spontaneità che ha reso nobile la terra emiliano-romagnola.
Ed anche ora, non ci discostiamo più di tanto narrandovi di un legame indissolubile di sangue intrecciato alla volontà di creare qualcosa di speciale, di cui essere orgogliosi, che rimanga a sfidare il tempo e le generazioni anche quando uno dei due viene a mancare. La complicità e l’affetto che unisce un padre ed una figlia.
Al Ristorante Amaretto rispettiamo e salvaguardiamo i gusti della tradizione culinaria emiliana curando in prima persona la nostra pasta fresca tirata al mattarello come una volta.
Al Ristorante Amaretto guardiamo al passato in una veste critica per portare la tradizione verso una innovazione delle ricette e della nostra visione di cucina.
Al Ristorante Amaretto ricerchiamo e valorizziamo i prodotti del nostro territorio che potrete ritrovare freschi nel nostro menu della tradizione.
“Facendo un po’ di conti saranno più di 10 anni
che lo frequentiamo ed è sempre molto piacevole
cibo ottimo e molta cortesia
e quando questo si protrae nel tempo non è un caso…tantissimi complìmenti a Manu Gabry e allo staff“
Luca
“Piatti della tradizione fatti veramente bene, molto buoni, qualità e ospitalità ottima. Consiglio vivamente. “
Elisa
“Tutto divino dal tradizionale al borlengo alle tigelle e che dire delle paste fresche tutte da provare ….ottima anche la carne ….locale molto pulito ed efficente ai tavoli …..“
Rospanny
“Simpatia , passione e un mangiare sublime , locale appena rinnovato che ti fa sentir a casa … ottimo tutto!.”
Vincenzo
LUN – MAR – MER
12:00 – 15:00
GIO – VEN – SAB – DOM
12:00 – 15:00
19:00 – 23:00
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Via Modenese, 543
41057, Spilamberto – Modena